11-03-2024

Il segreto dietro i trattamenti dal dentista.

L’odontoiatria ha raggiunto livelli e potenzialità un tempo impensabili. I trattamenti che gli odontoiatri possono proporre ai pazienti sono estremamente avanzati e la possibilità di riabilitare funzionalità ed estetica sono ampissime, dalla protesi alla conservativa all’implantologia.

L’odontoiatria ha raggiunto livelli e potenzialità un tempo impensabili. 

I trattamenti che gli odontoiatri possono proporre ai pazienti sono estremamente avanzati e la possibilità di riabilitare funzionalità ed estetica sono ampissime, dalla protesi alla conservativa all’implantologia. 

Questa grande evoluzione ha però un prezzo: i trattamenti sono diventati sempre più complessi e delicati da effettuare e i protocolli terapeutici devono sottostare a regole precise per poter garantire successo a lungo termine. 

Alla base dei trattamenti di cui sopra, c’è la “misteriosa” diga di gomma.
Molti pazienti non ne conoscono neppure l’esistenza! 

La causa di ciò sta nel fatto che la maggior parte degli odontoiatri…. non la utilizza. 

Ogni giorno arrivano presso il nostro studio a Bergamo nuovi pazienti che si rivolgono a noi per curarsi e ci chiedono: 

Cos’è quel foglio di gomma? E’ uno strumento nuovo? Il mio dentista non l’ha mai usato. Perché voi sì?”.

 

LA DIGA DI GOMMA: cos’è 

Ebbene, la diga di gomma, anche se sconosciuta, ha una lunga storia

Il 15 marzo 1864 il dott. Sanford Christie Barnum, medico di New York, la introdusse per la prima volta nella pratica odontoiatrica.
Durante un intervento, utilizzò – adattandola – la tovaglietta normalmente usata per proteggere il paziente durante le sedute, allo scopo di isolare dalla saliva il dente che stava trattando. 

Nel ventennio successivo, vari strumenti e pinze furono ideati e perfezionati (tra gli altri, dai dottori Palmer, Strokes ed Elliot) per facilitare l’applicazione della diga attorno ai singoli denti interessati dalle terapie. Nel 2014 la diga ha compiuto 150 anni.

 

A cosa serve la diga di gomma?

La diga di gomma serve per isolare il campo operatorio in modo che solo uno o più denti siano esposti alle cure, mentre tutto il resto rimanga protetto sotto il foglio di gomma. Dal punto di vista pratico, serve anche a tenere asciutta la zona su cui si lavora. Così facendo, nelle devitalizzazioni si ha maggiore sicurezza di avere una pulizia del canale dentale corretta e che non ci sia contaminazione da parte di batteri o sangue o saliva.
Ciò è estremamente importante perché il successo di una devitalizzazione dipende dalla “sterilità” del dente devitalizzato e dalla qualità della ricostruzione eseguita sopra. 

In campo restaurativo, grazie alla diga si ha la possibilità di mantenere il dente asciutto senza contaminazione: solo questa condizione permette di avere una buona adesione e delle otturazioni estetiche che durino nel tempo senza infiltrazioni o, peggio, distacchi. 

Se dovessi incollare qualcosa, prima laveresti e asciugheresti le superfici? Ebbene, noi facciamo lo stesso.

 

I vantaggi dell’utilizzo della diga di gomma per i pazienti

I vantaggi dell’utilizzo della diga di gomma sono la possibilità di ottenere maggiore pulizia, sicurezza e sterilità.

Facciamo un esempio:

ogni volta che si rimuove una vecchia otturazione in amalgama (mercurio odontoiatrico) è imperativo attuare le procedure per salvaguardare la salute del paziente: utilizzare la diga di gomma per evitare l’ingestione di mercurio è infatti fondamentale, visto l’elevato grado di tossicità della sostanza.

 

Un altro esempio

Lo spray degli strumenti rotanti (“trapani”) provoca, nell’aria, una nebulizzazione di acqua mista a batteri e virus: tra i più pericolosi troviamo epatite, SARS, tubercolosi, HIV. 

É dimostrato che l’uso della diga di gomma riduce notevolmente la contaminazione dell’ambiente nel caso si debba trattare pazienti affetti da tali patologie: ciò significa che si garantisce maggior pulizia degli ambienti e si evitano possibili contaminazioni tra un paziente e l’altro (oltre alle severe regole di sterilità e disinfezione degli ambienti clinici).

L’uso della diga di gomma permette inoltre di evitare che un paziente possa ingerire detriti dentali o restauri, ma soprattutto strumenti piccoli e potenzialmente pericolosi che possono sfuggire di mano al dentista ( gli strumenti ad esempio utilizzati nelle devitalizzazioni sono molto simili ad aghi!). 

Se ciò non bastasse, la diga ripara dall’ingestione accidentale delle sostanze chimiche utilizzate quotidianamente nelle cure, come ipoclorito di sodio (candeggina) usato in endodonzia o acidi (tipo ortofosforico) utilizzati per le otturazioni. 

Infine la diga aiuta il paziente a tenere aperta la bocca, lascia isolate e protette la lingua e le guance evitando il rischio di sfiorare i tessuti molli con il trapano, impedisce la caduta in gola dell’acqua spruzzata dagli strumenti evitando che il paziente debba continuamente deglutire quella che non viene aspirata, e non ultimo, fa sì che il paziente non sia obbligato a “gustare” i sapori sgradevoli delle varie sostanze utilizzate. 

 

Queste ottime prerogative hanno portato le maggiori organizzazioni scientifiche internazionali (per esempio la European Society of Endodontology, la American Association of Endodontists, la American Academy of Pediatric Dentistry) a considerare l’uso della diga di gomma come standard fondamentale nei trattamenti odontoiatrici.

In sintesi, l’uso della diga offre numerosi vantaggi sia per il paziente che per il dentista.

Senza l’uso della diga, infatti, l’operatore, consapevole del rischio di far ingerire al paziente uno strumento canalare, tiene gli strumenti endodontici in modo che non gli sfuggano dalle dita. Con la diga inserita, invece, gli strumenti canalari possono essere impugnati con delicatezza, senza il timore che sfuggano di mano.

Prenota la tua visita in sicurezza presso il nostro studio.
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