MASTICARE BENE SIGNIFICA VIVERE MEGLIO… E SORRIDERE DI PIU’.

L’ortodonzia (letteralmente “denti diritti”) è una disciplina scientifica che si occupa della diagnosi, della prevenzione e della terapia dei disallineamenti dentali, dei disturbi di crescita mascellari e dei difetti di sviluppo della dentizione.
I trattamenti ortodontici non si limitano perciò a creare un corretto allineamento dei denti, ma si prefiggono anche di ripristinare l’efficacia della funzione masticatoria e ricercare l’equilibrio estetico di labbra e volto.

Nell’adulto l’ortodonzia cura i difetti del sorriso provocati dal disallineamento dei denti e delle patologie funzionali delle parti anatomiche che concorrono a determinare l’occlusione.
Per quel che concerne le possibilità correttive, si deve tener conto che nell’adulto le malocclusioni sono spesso sostenute da alterazioni scheletriche strutturali a carico dei mascellari. Quindi, nel caso in cui il disalinneamento dei denti sia associato a una disarmonia scheletrica, si deve prendere in considerazione anche la possibilità di trattamenti combinati ortodontico-chirurgici.

Nel bambino, l’ortodonzia interviene per prevenire i disallineamenti dentali (Ortodonzia preventiva) o per intercettarli precocemente (Ortodonzia intercettiva), ma anche per prevenire, intercettare precocemente e correggere le deviazioni di crescita del mascellare superiore e della mandibola.

Lo strumento utilizzato per raggiungere l’obiettivo terapeutico è l’apparecchio ortodontico che possiede, infatti, la capacità di spostare i denti e di allinearli nella posizione finale programmata.
L’apparecchio ortodontico è uno strumento preziosissimo caratterizzato nel corso degli anni da una grandissima evoluzione che ne ha modificato la percezione, tanto da essere vissuto oggi da alcuni pazienti quasi come un accessorio “alla moda” da esibire.

Le malocclusioni.
La causa delle malocclusioni va ricercata sia nella genetica stessa del paziente, che nei cosiddetti “motivi ambientali”: si tratta, infatti, di due fattori che agiscono spesso in associazione nel generare questa patologia.
Esistono numerosi fattori ambientali in grado di far deviare l’occlusione dal suo percorso naturale di formazione, i più frequenti hanno radici culturali e si esprimono nel rinforzare nel bambino la sua naturale tendenza al succhiamento.
Infatti, la reiterazione nel tempo di abitudini di funzionamento errato della muscolatura oro-facciale, come accade nell’atto del succhiamento del ciuccio o del dito, può promuovere una serie di alterazioni di crescita dei mascellari e di sviluppo della dentizione, il cui riflesso visibile è una disarmonia nella forma del viso e nell’estetica del sorriso.

Le fasi del trattamento ortodontico.
Fase diagnostica.
Il trattamento ortodontico ha inizio con una prima visita molto accurata in cui vengono esaminati i dati anamnestici, le motivazioni principali del paziente o dei famigliari, i problemi funzionali, estetici, dentali, occlusali, articolari (dell’articolazione tempora-mandibolare), parodontali ed igienici.
Si procede poi con una serie di esami diagnostici fondamentali:
- radiografia panoramica dentale;
- teleradiografia latero-laterale e postero anteriore del cranio;
- fotografie del viso e delle arcate dentali;
- modelli delle arcate.
Con tutto il materiale raccolto vengono effettuate le analisi cefalometriche, le previsioni di crescita, la visualizzazione degli obiettivi del trattamento e il piano terapeutico.

Fase pre-intercettiva.
E’ un trattamento in età molto precoce (4-7 anni) che viene effettuato quando è assolutamente necessario intervenire per risolvere importanti problemi scheletrici.
Ha una durata media di 12-18 mesi ed utilizza apparecchi rimovibili e/o ortopedici.

Fase intercettiva.
S’interviene, generalmente, tra i 7 ed i 10 anni per correggere problemi scheletrici e/o dentali. Questa fase ha una durata di 12/24 mesi circa ed utilizza apparecchi rimovibili, ortopedici e fissi.

Fase finale (o completa).
Il periodo in cui si possono correggere problemi prettamente dentali di allineamento, livellamento e occlusione va dai 12 anni in poi.
Può durare da 12 a 36 mesi e richiede, in genere, l’utilizzo di apparecchiature fisse o invisibili.

Ortodonzia chirurgica.
Dopo il raggiungimento della maggiore età alcune importanti alterazioni scheletriche possono richiedere l’intervento combinato dell’ortodontista e del chirurgo maxillo-facciale. In questi casi complessi, la durata del trattamento varia da 24 a 36 mesi.